"Per alleviare la mia tensione interna dovrei avere il coraggio e la forza di attraversare con la riflessione tutti i motivi che lottano l’uno contro l’altro nell’intimo del mio spirito."
La filosofia si unisce alla prassi e la prassi è compenetrata di filosofia. Il pensiero/la filosofia pensa a trasformare il mondo. (Marx)Trascrizione
Appunti
1)
Giorgio Antonucci
<Tutto è e parimenti non è> Hegel
Immagine
<Il pensiero moderno ha sostituito la filosofia delle -essenze
– con la filosofia delle relazioni -. (Cassirer)
Hegel rinnova la logica negando la separazione tra -essere- e -non essere-.
L’essere e il non essere sono l’uno in rapporto all’altro – tutto è e parimenti non è -.
Ogni realtà ha dentro di sé la sua negazione. Ma ogni negazione ha dentro di sé la sua realtà. Ogni creazione è distruttiva, e
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ogni distruzione è creativa.
Il finito è in rapporto all’infinito, l’infinito è in rapporto al finito.
L’individuo è in rapporto alla società, la società è in rapporto all’individuo. Questo pensiero fonda la possibilità di una
sociologia autentica come pratica e come scienza delle relazioni umane.
Tutti i temi e le sfumature della vita interiore sono in relazione con la vita sociale, e d’altra parte tutte le strutture
e variazioni di strutture della vita sociale sono in rapporto con la vita
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interiore.
Ai pensieri devono corrispondere realizzazioni vitali, alle realizzazioni vitali debbono corrispondere pensieri.
La filosofia si unisce alla prassi e la prassi è compenetrata di filosofia. Il pensiero/la filosofia pensa a trasformare il
mondo. (Marx)
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Per alleviare la mia tensione interna dovrei avere il coraggio e la forza di attraversare con la riflessione tutti i motivi che
lottano l’uno contro l’altro nell’intimo del mio spirito.
Devo annotare giorno per giorno le mie lotte con me stesso e con le persone con cui entro via via in dialogo, devo
analizzare tutte le supposizioni e tutti i giudizi che mi affaticano e mi consumano, senza che per ora
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ne sia venuto a capo in modo soddisfacente.
Non mi devo fermare davanti a nessun limite, devo affrontare la mia vita spirituale a costo di scuoterla nei suoi
punti apparentemente più stabili.
In momenti particolari della vita interiore alcune nuove esperienze procurano fratture che faranno sentire i loro
effetti
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per lungo tempo.
La mia coscienza si è aperta alla vita sociale in un periodo particolarmente pericoloso.
I miei primi ricordi risalgono alla guerra – sono fatti di violenza.
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C’è un punto che dev’essere chiarito.
La religione può essere paura dell’incertezza, della solitudine, della morale, e speranza della propria salvezza e
della propria immortalità individuale.
In questo caso è la più raffinata forma dell’egocentrismo e
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la più ipocrita dell’egoismo.
Questa religione infatti convive benissimo con il disprezzo per il prossimo.
È la religione del Fariseo, e dev’essere sradicata come pericolo per la vita dello spirito e per la vita sociale.
Ma c’è anche un’altra religione.
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Quella che vive nell’Esempio di Cristo e nell’Imitazione di Francesco.
Quella/Questa religione è dedizione alla vita umana e furore contro le ingiustizie/la violenza/l’indifferenza e la schiavitù e
genera dalla sua essenza le più alte aspirazioni spirituali/umane e sociali.
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Sentii prima di pensare: è il destino comune degli uomini. Rousseau.
Io credo che il momento originario sia la comunione umana e che la separazione e l’odio, l’indifferenza e
l’incomprensione, siano momenti successivi.
Intendo quest’affermazione in senso psicologico: la prima vera disposizione spirituale che si
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manifesta nell’adolescenza è amore, è purezza, è universalità. Poi sopraggiungono le contaminazioni.